Quanto accaduto nell’ultima settimana attorno alla vicenda dell’ormai famigerato regolamento che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni pare intenzionata a varare prima che i suoi attuali membri lascino il posto ai loro successori è il segno evidente e tangibile che la libertà di informazione online nel nostro Paese è a rischio.
Nessun allarmismo. Nessuna esagerazione. Parlano i fatti.
C’è un’Autorità amministrativa indipendente (AGCOM) - i cui membri, tra qualche settimana, saranno in cerca di nuova occupazione - che vuole ostinatamente – pur sapendo di non disporre dei necessari poteri - varare… Continua a leggere »
31.03.2012 – La “Società Pannunzio per la libertà d'informazione”, in qualità di Socio fondatore di “Open Media Coalition” - coalizione di associazioni esponenti della società civile italiana che rappresentano centinaia di migliaia di cittadini – comunica che è stata presentata formalmente al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati la richiesta di invitare in Italia un osservatore internazionale inviato dalle Nazioni Unite al fine di garantire che le procedure di nomina dei membri… Continua a leggere »
E’ una storia che ha dell’incredibile e che sembra provenire da un altro secolo quella che si sta consumando dinanzi al Tribunale di Pordenone, la cui Procura della Repubblica sta procedendo contro Francesco Vanin perché – stando a quanto si legge nel decreto di citazione a giudizio – “in qualità di responsabile delle trasmissioni di “PN BOX”, televisione via web, senza essere iscritto all’albo dei giornalisti e senza aver registrato la testata” avrebbe svolto “attività giornalistica non occasionale diffondendo gratuitamente notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale specie… Continua a leggere »
La Società Pannunzio per la libertà d'informazione aderisce e invita ad aderire alla manifestazione contro il DDL intercettazioni voluto dal Governo, che rischia di essere approvato, con un colpo di mano, nei prossimi giorni.
Oltre a ostacolare la giustizia, a fornire uno straordinario strumento di difesa a chi ponga in essere le peggiori condotte criminali e a costringere al silenzio i media, questo provvedimento mira a limitare fortemente il diritto di parola sul Web di tutti i cittadini italiani.
Per questo invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione che si terrà a Roma
27.09.2011 – A Berlusconi la Rete libera e diffusa dà fastidio: gli toglie consenso politico e sottrae investimenti pubblicitari alle sue tivù. Ecco perché tenta di nuovo di disincentivarla. Con una strategia semplice: quella della paura
Immaginate una bilancia - quella della celebre immagine della giustizia che continua a campeggiare nelle aule dei nostri Tribunali - e mettete da una parte il diritto all'informazione e la libertà di parola e dall'altra il presunto diritto di pochi a parlare, senza essere ascoltati da magistrati e forze dell'ordine, anche quando la chiacchierata è finalizzata ad ordire crimini e reati e soprattutto,… Continua a leggere »