In seguito alla mobilitazione attivatasi spontaneamente per opporsi alla circolare ministeriale n. 39 del 23 settembre 2013, il Segretario Generale del Ministero beni e attività culturali ha emanato una nuova circolare (la n. 40), che sostanzialmente smentisce la precedente.
La Società Pannunzio, che sin da principio ha appoggiato la protesta, esprime soddisfazione per il risultato ottenuto e assicura che continuerà a vigilare affinché episodi simili non abbiano a ripetersi.
24.09.2013 – “Al fine di assicurare l’unità dell’azione amministrativa si richiama la necessità che ogni attività, a rilevanza esterna, finalizzata alla formulazione di proposte normative che possano incidere sulla disciplina dei beni culturali, debba seguire un percorso ordinato e sistematico che sia pienamente rispettoso del ruolo istituzionale assegnato all’organo di indirizzo politico del ministero”.
Inizia così la circolare ministeriale con la quale, ieri, [n.d.r. la circolare è la n. 39 del 23 settembre 2013 non ancora pubblicata sul sito del MIBAC] il Segretario Generale del Ministero dei beni e delle… Continua a leggere »
19.01.2013 – Ha dell’incredibile e minaccia di trasformarsi in un cerotto sulla bocca di chiunque faccia informazione la notizia che rimbalza da Ortona dove, lo scorso 16 gennaio, il Tribunale ha condannato il direttore responsabile di un quotidiano online – Primadanoi.it – a pagare 17mila euro, per aver mantenuto online, troppo a lungo, un articolo – corretto, veritiero e non diffamatorio – relativo a una vicenda penale che aveva visto coinvolto un ristorante della zona e i suoi proprietari.
La storia è tanto inverosimile e, ad un tempo drammatica, che merita di essere raccontata dall’inizio.
E’ uguale a zero il valore che i nostri governanti – passati e presenti – danno alla libertà di informazione che, evidentemente, ritengono più un fastidio dal quale difendersi che non un indispensabile strumento di promozione e garanzia della democrazia nel nostro Paese.
A condurre ad un tanto duro giudizio non è la paradossale vicenda – pure di per sé significativa – del disegno di legge sulla diffamazione, nato per proteggere la libertà dei giornalisti e finito con l’imbavagliarli in via preventiva, ma quanto emerge dalla relazione che nelle prossime ore il Relatore Speciale per la promozione e tutela della… Continua a leggere »
17.10.2012 – La Società Pannunzio per la libertà di informazione sostiene le motivazioni dello sciopero generale indetto dal Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (SNJT) e svoltosi nella giornata di ieri. I giornalisti tunisini denunciano le perduranti minacce all’indipendenza dei media nel paese, a quasi due anni dalla caduta del regime di Zine El Abidine Ben Ali.
Il sogno di un’informazione finalmente libera, fatta da giornalisti indipendenti, sembra essersi infranto con l’avvento del governo di coalizione guidato dal partito islamista Ennahda, all’inizio del 2012.