01.11.2011 – Possono i lettori (e i radio o tele-spettatori) cautelarsi contro le notizie false, tendenziose o scorrette? Al momento no. Non hanno alcuna difesa. Ed è un paradosso. Perchè ci viene detto sempre che l’informazione è una merce come le altre, soggetta per forza di cose alle leggi del marketing (o dello spettacolo), ma in realtà noi consumatori di notizie non possiamo controllare le “etichette” di quello che ci viene propinato ogni giorno da giornali, radio e Tv – come fanno incece tutti gli altri consumatori, al supermercato – per il semplice fatto che queste etichette non ci sono oppure vengono omesse. Con… Continua a leggere »
11.05.2010 – L'Ordine "avverte" Minzolini e la Società Pannunzio "avverte" l'Ordine
La Società Pannunzio per la libertà d'informazione, che presentò l'esposto contro Minzolini sul caso Mills, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«Non siamo assolutamente soddisfatti, ma neppure delusi: con la nostra iniziativa volevamo semplicemente verificare se l'Ordine di Roma fosse in grado di liberarsi dai condizionamenti derivanti dagli interessi corporativi e dalle pressioni politiche. Non essendovi manifestamente riuscito, ha dimostrato la sua inefficacia nell'amministrare le violazioni deontologiche, riproponendo con forza la questione… Continua a leggere »
29.03.2010 – LETTERA INVIATA DALLA SOCIETÀ PANNUNZIO AL DIRETTORE DI "LIBERO", MAURIZIO BELPIETRO.
All’attenzione del Direttore di “Libero” Maurizio Belpietro
Roma 29 marzo 2010
Egregio direttore,
mi permetta qualche precisazione, perché l’articolo di Andrea Morigi su Libero di domenica 28 contiene parecchie inesattezze. Prima di tutto si vuole raffigurare la Società Pannunzio come un’associazione solo con influenze «radical-social-comuniste». Il che non è vero. Il giacobinismo non ci appartiene neppure un po', il culto per le regole sì. La Società Pannunzio raccoglie adesioni “trasversali” perché pensa che… Continua a leggere »
07.03.2010 – Gustavo Zagrebelsky, Socio Promotore della Società Pannunzio per la libertà d'informazione, in una sua intervista a "Repubblica" ieri 7 marzo ha citato l'ennesimo caso di pessima professionalità del Tg1, che indica "nel suo piccolo" lo stravolgimento dell'informazione. Al Tg1 di venerdì sera va in onda la foto di Hans Kelsen, uno dei massimi giuristi del secolo scorso. "Gli fanno dire che la sostanza deve prevalere sulla forma: a lui, che ha sempre sostenuto che, in democrazia, le forme sono sostanza. Una disonestà, tra tante. Gli uomini di cultura dovrebbero protestare per l'arroganza di chi crede di potersi permettere di tutto".
07.03.2010 – All’attenzione del Direttore del “Tg1”
Augusto Minzolini
Egregio Direttore,
come segnalato dal presidente emerito della Corte costituzionale, Gustavo Zagrebelky, in una sua intervista a Repubblica di ieri 7 marzo, il Tg1 serale del giorno precedente, venerdì 6 marzo, ha fornito una informazione del tutto fuorviante fondata su una citazione errata. Come dice Zagrebelsky, il Tg mette sullo sfondo la foto di Hans Kelsen e "Gli fanno dire che la sostanza deve prevalere sulla forma: a lui, che ha sempre sostenuto che, in democrazia, le forme sono sostanza. Una disonestà, tra tante”.