12.10.2010 – Intervista a Enzo Marzo su "Il Fatto Quotidiano"
di Paola Zanca
Nietzsche lo spiegherebbe come l’eterno ritorno, una combinazione di eventi che può ripetersi infinite volte. Ma forse in questo caso non serve scomodare filosofi: “È che li ha allevati lui…”. Enzo Marzo, portavoce della Società Pannunzio per la libertà d’informazione, ha una spiegazione molto più familiare per descrivere il destino comune di Vittorio Feltri e dei suoi allievi, Alessandro Sallusti e Nicola Porro. Prima la sospensione dall’Ordine dei giornalisti per il padre professionale, oggi i procedimenti aperti contro i figli cresciuti… Continua a leggere »
08.10.2010 – La Società Pannunzio per la libertà d'informazione, in seguito alla diffusione delle telefonate intercettate tra il vicedirettore del "Giornale", Nicola Porro, e il Portavoce di Emma Marcegaglia, Rinaldo Arpisella, ha denunciato all'Ordine dei giornalisti della Lombardia il direttore Sallusti e il suo vice direttore, chiedendone l'immediata radiazione.
Il caso Porro-Marcegaglia rappresenta il punto di maggiore degrado nell’intera storia del giornalismo italiano, perlomeno tra quelli divenuti di pubblico dominio. Mai un giornale era stato usato in maniera così diretta come strumento di illegittima pressione. E mai… Continua a leggere »
«Altro che vice Tremonti. Altro che abbandonato da Confindustria. Altro che in difficoltà. Berlusconi è sempre al centro della scena, viene quasi da dire: sempre più al centro della scena- Persino un po’ più forte» (30 maggio 2010)
LETTERA INVIATA DALLA SOCIETÀ PANNUNZIO AL DIRETTORE DE "IL GIORNALE", VITTORIO FELTRI.
All’attenzione del Direttore de “il Giornale” Vittorio Feltri
Roma 28 marzo 2010
Egregio direttore,
ho letto l’appassionato appello su 9 colonne di Luigi Mascheroni in favore della libertà di stampa offesa dalla sanzione da noi sollecitata e poi comminata contro di te dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Sono d’accordo quando scrive che «i principi morali e il grado di democrazia di un popolo sono direttamente proporzionali al numero dei suoi giornali e alla qualità dei giornalisti». E ancora: «più… Continua a leggere »