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La Società Pannunzio denuncia Porro e Sallusti all'Odg

Società Pannunzio

08.10.2010 – Alessandro Sallusti, Nicola Porro e Vittorio Feltri La Società Pannunzio per la libertà d'informazione, in seguito alla diffusione delle telefonate intercettate tra il vicedirettore del "Giornale", Nicola Porro, e il Portavoce di Emma Marcegaglia, Rinaldo Arpisella, ha denunciato all'Ordine dei giornalisti della Lombardia il direttore Sallusti e il suo vice direttore, chiedendone l'immediata radiazione.

Il caso Porro-Marcegaglia rappresenta il punto di maggiore degrado nell’intera storia del giornalismo italiano, perlomeno tra quelli divenuti di pubblico dominio. Mai un giornale era stato usato in maniera così diretta come strumento di illegittima pressione. E mai alcuno pseudo-giornalista si era ridotto così visibilmente a esecutore di bassi servizi di regime.

Il testo delle telefonate, tra l'altro, apre uno squarcio assai inquietante sul rapporto tra le proprietà e il potere politico. L'accenno, emerso nel corso delle conversazioni intercettate, all'occulta trattativa e alla richiesta da parte della proprietà del Sole24Ore del benestare del Presidente del Consiglio sulla nomina del direttore Gianni Riotta, costituisce la conferma di una triste prassi che da tempo rende di fatto inesistente, in Italia, la libertà di stampa.

Siamo lieti che i lettori si trovino di fronte a una dimostrazione così esplicita: da oggi nessuno potrà far finta di non sapere.

Cogliamo anche l'occasione per ribadire l'illegittimità dell'assetto proprietario della testata del quotidiano “il Giornale". Infatti, la legge Mammì proibisce l’accentramento, nelle stesse mani, della proprietà di giornali e di canali televisivi. Questa legge è stata aggirata da Silvio Berlusconi, che ha ceduto la proprietà del quotidiano di cui sopra a un prestanome, nel caso il suo stesso fratello. La logica della legge era chiara, la platealità dell’espediente truffaldino altrettanto. Non meno grave consideriamo l'irresponsabile condotta di quanti, politici e organi preposti alla vigilanza, hanno tollerato il perpetuarsi di tale violazione.

Alleghiamo il testo dell'esposto presentato all'Odg della Lombardia.


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Commento inserito da anna e altri cittadini il 09.10.2010:
mi congratulo con voi, continuate così, lo scicallaggio dei giornalisti come quelli del giornale va duramente condannato
Commento inserito da Lanci ANSA il 09.10.2010:
MARCEGAGLIA: SOCIETA' PANNUNZIO, RADIARE SALLUSTI E PORRO ESPOSTO A ORDINE LOMBARDO, ANALOGA DENUNCIA PER CASO BOFFO-FINI (ANSA) - MILANO, 9 OTT - La Societa' Pannunzio per la liberta' d'informazione, in seguito alla diffusione delle telefonate intercettate tra il vicedirettore del ''Giornale'', Nicola Porro, e il portavoce di Emma Marcegaglia, Rinaldo Arpisella, ha reso noto di aver denunciato all'Ordine dei giornalisti della Lombardia il direttore Sallusti e il suo vice direttore, chiedendone l'immediata radiazione. La Societa' Pannunzio nei mesi scorsi presento' un analogo esposto all'OdG della Lombardia nei confronti dell'ex direttore del Giornale Vittorio Feltri (ora direttore editoriale) per il caso Boffo-Fini. Feltri, dopo una istruttoria, fu sospeso per due mesi. ''Il caso Porro-Marcegaglia - scrive la societa' Pannunzio - rappresenta il punto di maggiore degrado nell'intera storia del giornalismo italiano, perlomeno tra quelli divenuti di pubblico dominio. Mai un giornale era stato usato in maniera cosi' diretta come strumento di illegittima pressione. E mai alcuno pseudo-giornalista si era ridotto cosi' visibilmente a esecutore di bassi servizi di regime''. L'Ordine dei giornalisti della Lombardia, peraltro, dopo le perquisizioni nella sede del Giornale ha espresso ''grande preoccupazione'' per l'iniziativa della procura di Napoli. (ANSA). FL/FRF 09-OTT-10 12:01 NNNN -------------------- MARCEGAGLIA: SOCIETA' PANNUNZIO, RADIARE SALLUSTI E PORRO (2) (ANSA) - MILANO, 9 OTT - ''Il testo delle telefonate - prosegue la societa' Pannunzio nell'esposto - tra l'altro, apre uno squarcio assai inquietante sul rapporto tra le proprieta' e il potere politico. L'accenno, emerso nel corso delle conversazioni intercettate, all'occulta trattativa e alla richiesta da parte della proprieta' del Sole24Ore del benestare del Presidente del Consiglio sulla nomina del direttore Gianni Riotta, costituisce la conferma di una triste prassi che da tempo rende di fatto inesistente, in Italia, la liberta' di stampa. Siamo lieti che i lettori si trovino di fronte a una dimostrazione cosi' esplicita: da oggi nessuno potra' far finta di non sapere''. ''Cogliamo anche l'occasione per ribadire l'illegittimita' dell'assetto proprietario della testata del quotidiano 'il Giornale' - conclude la Societa' Pannunzio - Infatti, la legge Mammi' proibisce l'accentramento, nelle stesse mani, della proprieta' di giornali e di canali televisivi. Questa legge e' stata aggirata da Silvio Berlusconi, che ha ceduto la proprieta' del quotidiano di cui sopra a un prestanome, nel caso il suo stesso fratello. La logica della legge era chiara, la platealita' dell'espediente truffaldino altrettanto. Non meno grave consideriamo l'irresponsabile condotta di quanti, politici e organi preposti alla vigilanza, hanno tollerato il perpetuarsi di tale violazione''. (ANSA). FL/FRF 09-OTT-10 12:16 NNNN
Commento inserito da FRANCESCO M. il 10.10.2010:
VI DICE NIENTE IL NOME CAMILLA CEDERNA (PER CITARNE UNO). COME FATE A SOSTENERE CHE "Il caso Porro-Marcegaglia rappresenta il punto di maggiore degrado nell’intera storia del giornalismo italiano, perlomeno tra quelli divenuti di pubblico dominio". FEVIDENTEMENTE IL COMUNE SENSO DEL PUDORE NON è COSì COMUNE. INOLTRE ASPETTO ANCORA UN ESPOSTO DELLA VOSTRA ESIMIA ASSOCIAZIONE CONTRO IL GIORNALISTA MARCO TRAVAGLIO, IL QUALE, NELL'ARTICOLO INTITOLATO "PATTO SCELLERATO TRA FORZA ITALIA E MAFIA" SI è RESO PROTAGONISTA DI UN FALSO TAGLIANDO IL VERBALE DELLE DICHIARAZIONI DI UN TESTIMONE, FACENDO Sì CHE IL TESTIMONE AFFERMASSE ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUELLO CHE AVEVA REALMENTE SOSTENUTO. CON QUESTO SIAMO GIà AL SECONDO MOTIVO PER CUI DOVRESTE VERGOGNARVI DELLE VOSTRE INIZIATIVE, SEMPRE SE AVESTE UN MINIMO DI PUDORE. POTREMMO AGGIUNGERE CHE ERAVTE DEI SOSTENITORI DELL'ABOLIZIONE DELL'ORDINE DEI GIORNALISTA, SALVO POI SCATENARLO CONTRO I GIORNALISTI CHE LA PENSANO DIVERSAMENTE DA VOI (E SOLO CONTRO DI LORO, COME DIMOSTRA IL CASO TRAVAGLIO SEMPRE PER CITARNE UNO TRA TANTI). L'ELENCO DELLE COSE DI CUI DOVRESTE VERGOGNARVI POTREBBE ESSERE ANCORA LUNGO. PREFERISCO FERMARMI QUI, CONCLUDENDO NELL'UNICO MODO POSSIBILE. VERGOGNA.
Commento inserito da Roberto Giusti il 10.10.2010:
Quando io leggevo Pannunzio ed IL Mondo e mi formavo su quella "certa idea dell'Italia2 laica e liberale, probabilmente coloro che hanno partorito l'esposto illiberale, intransigente, e "politicamente corretto", contro Feltri e Porro non erano ancora nati; e comunque non sono mai cresciuti. In che stato ci siamo ridotti; povero Pannuzio, quanto si rivolterà nella tomba!
Commento inserito da michele soldovieri il 10.10.2010:
Lodevolissima e benemerita questa iniziativa, perchè se la magistratura ordinaria ha il compito istituzionale di esercitare il controllo di legalità, lo spazio sottratto alla norma è attribuibile all'etica e alla deontologia, ambiti a cui ogni individuo che abbia una qualche forma di responsabilità in relazione alla propria attività avente riflessi verso terzi, nella sua coscienza deve conformarsi. Qualora l'individuo, nella specie il giornalista, ha da assolvere nei confronti della società un determinato compito e cioè quello di informare correttamente, ma non lo fa o lo fa in modo scorretto ovvero coartando la volontà altrui, si pone il problema di chi deve intervenire, visto che gli organi deputati a tale compito non intervengono. Porro sallusti feltri minzolini stanno dimostrando in questo ultimo scorcio di tempo, di non assolvere correttamente, secondo i principi deontologici della loro professione, la missione loro affidata, nè è consentito dall'ordinamento che alcuni di questi giornalisti possono liberamente intimidire, richiamando impropriamente il diritto di critica, senza che nessuno intervenga. Mi pare pertanto giusta e doverosa questa iniziativa, che colma un vuoto ed un silenzio assordante da parte di coloro la cui ragione sociale è quella di far osservare la carta dei doveri, il codice deontologico nonchè altre norme non scritte (vedi Pulitzer e Lippmann)che ogni giornalista che tale si definisce, deve osservare. Mi auguro, pertanto, se non la radiazione, come è avvenuto per l'agente betulla al secolo farina, che poi casualmente è transitato come deputato nelle fila del PDL, almeno una sanzione forte ed esemplare che serva da monito per tutti i giornalisti gravitanti nell'orbita del conflitto di interessi berlusconiani e faccia loro comprendere che essere liberi ed apparire tali deve costituitre la stella polare per tutti coloro che scelgono di intraprendere la professione di giornalista.
Commento inserito da gigi la trottola il 10.10.2010:
Pare che l'ispiratore di questo sito sia tale Enzo Marzo, sedicente giornalista del Corriere della Sera ("il più autorevole" quotidiano italiano hahahaha). Sallusti e Porro sono stati fatti oggetto di una intimidazione mafiosa che non ha nessuna base giuridica. Dopo una vasta serie di violazioni della procedura penale (intercettazioni "a tappeto", intercettazioni nate da una inchiesta completamente diversa e strumentalmente riutilizzate per altro, ecc. ecc.) viene formulata una imputazione risibile e già ampiamente smentita dall'audio delle intercettazioni telefoni che è stato illegalmente inviato a il "Fatto quotidiano" da Lepore, Woodcock e Piscitelli, tre individui spregevoli di cui è già ampiamente nota da anni la capacità investigativa e lo spiccato senso giuridico. Particolarmente vergognosa appare la scelta di procedere alla perquisizione della sede del il Giornale e delle abitazioni private dei giornalisti, sia perché immotivata in se stessa sia perché dettata dalla evidente volontà di aggirare la legge e di servirsi di queste misure per accedere alle comunicazioni private e ai documenti di lavoro di Porro e Sallusti per potere spiare i contenuti del loro lavoro. Segnalo a qualche giornalista vero (se ne esistono) che l'autore della lettera inviata all'ordine dei giornalisti e i contenuti di questo sito sono gravemente diffamatori e potrebbero giustificare, quelli si, la radiazione di Enzo Marzo dalla corporazione e il suo licenziamento dal Corriere
Commento inserito da patrizio cantù il 10.10.2010:
siete dei cialtroni, inutili sanguisughe , includete nella carta dei diritti dei lettori anche quella di poter NOI LETTORI denunciarvi tutti non solo all'Ordine ma anche alla magistratura per tentata truffa e malversazione di notizie... vere schifezze umane che magari ricevono anche contributi statali quali organi d'informazione di che : della "merda" Papà Pannunzio si rivolterà nella tomba! Patrizio Cantù
Commento inserito da Milena Ortalda il 10.10.2010:
BRAVISSIMI, AVETE TUTTO IL MIO APPOGGIO! Certa gente infanga il buon nome della professione giornalistica, e fa rivoltare nelle tombe tutti quelli che per colpa del giornalismo onesto e VERAMENTE coraggioso ci hanno lasciato la pelle! Continuate così, in Italia mancano organi di controllo della società civile che supportino le istituzioni per impedire ai "soliti noti" di fare tutto ciò che gli pare senza che nessuno gli ricordi quanto sia doveroso il rispetto della legalità, della dignità, dell'autocontrollo per poter agire ed essere ammessi in un consesso civile.
Commento inserito da qoluk il 11.10.2010:
Aderisco alla vostra denuncia all'Ordine dei giornalisti di Porro e Sallusti e stigmatizzo le volgarità rabbiose di alcuni interventi contrari. Purtroppo, queste sono un indice preoccupante del livello di corruzione che ha inquinato una parte significativa dell'opinione pubblica, ormai incapace di distinguere un giornalista da un ricattatore.
Commento inserito da Rocco il 11.10.2010:
Grazie, dove devo firmare?
Commento inserito da Tiziana il 11.10.2010:
Non credo che Pannunzio poteva condividere l'Ordine dei giornalisti, infatti uno dei suoi estimatori, cioè Pannella, correttamente indisse un referendum per la sua abolizione. Aggiungo che per nessun giornalista affluente (dal Corriere della Sera alla rai) mi sentirei di solidarizzare, Credo che gli unici che hanno diritto ad una eventuale solidarietà siano quelli indipendenti sul serio, ad esempio quelli che scrivono in blog o siti. Detto ciò il mio sito ha linkato questa vostra denuncia. http://www.nessundio.net/tizian...
Commento inserito da liberalsocialista il 13.10.2010:
Veramente vorrei far notare che Repubblica usa lo stesso metodo di chi volete denunciare e inoltre si permette anche di modificare e influenzare la linea del partito politico che affermano di rappresentare: il PD....il giornalista dovrebbe fare solo il suo lavoro: dare le notizie. Che poi la stampa abbia come scopo quello di orientare l'opinione pubblica, beh quello è un altro discorso. Richelieu disse:"Datemi due righe scritte dall'uomo più onesto, e io vi troverò di che impiccarlo".

 
 
 
 



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