Società Pannunzio
02.12.2010 – Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha reso note le motivazioni della decisione con la quale ha confermato in via definitiva la sospensione per Vittorio Feltri, determinando in tre mesi l'entità del provvedimento.
L'11 novembre scorso, nell'apprendere la decisione del Cnog, Feltri dichiarava a caldo: «avevo fatto la rettifica sul caso Boffo come previsto dalla legge, cos'altro dovevo fare?». Come i nostri lettori ricorderanno, sin da subito abbiamo dichiarato di essere pronti a dimostrare che «in questa vicenda, mai è stata pubblicata una rettifica nei termini stabiliti dalla legge, né mai Feltri ha comunicato ai suoi lettori di averli ingannati falsificando l'origine della fonte della notizia da lui data su Boffo».
Nelle tredici pagine che argomentano le ragioni che hanno portato alla condanna dell'incolpato si legge, tra l'altro: questa «rettifica» - oltre che assolutamente tardiva e dunque in aperta violazione dell'obbligo deontologico della tempestività - risulta in contrasto anche con quanto previsto dalla legge sulla stampa che impone le «medesime caratteristiche tipografiche». [...] Resta pur sempre l'atteggiamento di Feltri che considera la rettifica solo come un obbligo nei confronti di Boffo e non anche e principalmente un dovere nei confronti dei lettori ai quali è stata fornita una notizia non vera.
Proponiamo su questo sito il testo integrale della decisione del Consiglio, affinché ciascuno possa valutare autonomamente le ragioni che hanno portato alla condanna di Vittorio Feltri e maturare un'opinione informata sul merito della vicenda.
Vai al testo integrale della decisione del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti »
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