11.10.2012 – Ci risiamo. Deve essere davvero irresistibile per alcuni Parlamentari italiani la tentazione di imbavagliare il web costringendo la blogosfera al silenzio.
Non si spiega diversamente perché, ciclicamente, in Parlamento faccia capolino l’idea liberticida di assoggettare tutti i “siti informatici” all’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa.
48 ore per procedere alla rettifica a pena di una sanzione pecuniaria a quattro zeri per i gestori di tutti i siti informatici.
Enzo Marzo, Portavoce della Società Pannunzio per la libertà d'informazione
Per riassumere il fulcro del caso Sallusti è sufficiente una sola frase. Però il caso ha tanti corollari. La frase è questa: la logica del codice Rocco applicata contro Sallusti è un residuo fascista che inchioda il nostro paese nella cerchia dei più retrogradi del mondo. La prima responsabilità della sua sopravvivenza è dell'attuale e delle passate classi politiche, della destra cialtrona e della sinistra conservatrice, che in sessanta anni si sono disinteressate del problema. A loro cosa importa? Dopotutto è solo una questione di libertà. Da anni giacciono in Parlamento alcune proposte di legge sull'argomento, ma dormono nei… Continua a leggere »
14.06.2010 – Sul Corriere della Sera di oggi, nella rubrica “Visti da lontano”, Massimo Gaggi segnala il calo del numero delle cause per diffamazione negli Stati Uniti. Per dire, il settimanale Time non riceve una querela da 11 mesi. Secondo Gaggi il fenomeno va letto alla luce della crisi della stampa americana, che investe sempre meno nel giornalismo d’inchiesta.
Senza mettere in discussione l’analisi di Gaggi, vorrei ricordare alcune differenze fra la giurisdizione USA e quella europea continentale, in particolare italiana. Differenze che da sempre rendono prevalente il diritto alla libertà di stampa rispetto al… Continua a leggere »
26.05.2010 – Un articolo su Repubblica.it - uno degli ultimi del genere se il DDL c.d. intercettazioni dovesse passare - racconta dell’epilogo - anche se non definitivo - di una fase importante della lunga vicenda giudiziaria che vede contrapposti gli Angelucci (Giampaolo ed Antonio) alla Corte dei Conti in relazione ai forti dubbi da quest’ultima avanzati circa la legittimità delle modalità attraverso le quali i primi avrebbero gestito il proprio impero sanitario ai danni - parrebbe - dell’erario.
I magistrati contabili, infatti, seocndo quanto si apprende dall’articolo avrebbero chiesto il sequestro di sei cliniche,… Continua a leggere »