L'arte di strisciare
  • Amici di penna

Argomenti:

AGCOM Agcom Alberto Spampinato Aldo Busi Alfredino Rampi Amedeo Ricucci Ammazza-blog Andreotti Angelucci Anselmi Arpisella Arte di strisciare Articolo 21 Assange Audipress BCE Belpietro Berlusconi Bersani Biondani Blog Boffo Bonini Brunetta Calabrò Camera dei Deputati Campaign for Press and Broadcasting Freedom Cantoni Carelli Cassazione Cassese Ceccarelli Centro Pannunzio Ciarrapico Cofrancesco Colli Commissione europea Compagna Consiglio Italiano del Movimento Europeo Consiglio d'Europa Corbellini Corriere della Sera Corte di Cassazione Corte europea Costitizione Craxi Critica liberale Cyberwar Danilo Toninelli Ddl intercettazioni Decreto Romani Diffamazione Duff Einaudi Enzo Marzo Euro Europa European Alternatives FLARE Network FNSI FOIA Fabio Ghioni Facci Farina Fede Federica da Milano Feltri Ferruccio de Bortoli Festival del Diritto Fieg Fini Fondazione Zoé Forum Forum PA Franco Di Mare Franco Grillini Frank La Rue Frattini Freedom of Information Act Gabriele Dossena Garante Privacy Garante della Privacy Gasponi Gerardo Greco Gilioli Giordano Giornale Gioventù Federalista Europea Giustiniani Google Governo Governo Monti Grosso ISP Icelandic Modern Media Initiative Iniziativa Cittadina Europea Internet Ipv4 Ipv6 Jònsdottir Kelsen L'Aquila LSDI La Stampa La Storia siamo noi Laura Boldrini Legge bavaglio Letizia Libero Libertà e Giustizia Liceo Giordano Bruno Liceo Mamiani Liceo Newton M5S Manfellotto Manning Marcegaglia Marcello Dell'Utri Maria Gigliola Toniollo Mariconda Mario Pannunzio Maroni Mascheroni Massimo Franco Massimo Gaggi Massimo Morisi Maurizio Fumo Mediaset Messaggero MiBAC Mills Minzolini Moratti Morigi Movimento Federalista Europeo Mulé Napolitano Nazione Net neutrality Nicola D'Angelo Nicole De Leo Nobavaglio.it OGP ONU Obama Odg Open Government Partnership Open Media Coalition Ordine dei giornalisti Osservatore Romano Osservatori Ossigeno PA PD PDL Pace Padellaro Palazzo Chigi Pannunzio Panorama Paola Di Caro Paolo Costa Parlamento Perfetti Piero Ostellino Piero Soldini Pisapia Piscitelli Porro Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza della Repubblica Privacy Provincia di Roma Quaglieni RAI Redmont Repubblica Riotta Rita Dalla Chiesa Rodotà Romani Ronchey S. Cecilia Sallusti Sarah Varetto Sawallisch Scalfari Sechi Senato Senato della Repubblica Senza Bavaglio Sgarbi Sky TG24 Società Pannunzio Società dell’Informazione Sole24Ore Stancanelli Stati Uniti d'Europa Stefania Pezzopane Studenti&Cittadini TAR Tavolo Civico Tedeschini Tg1 Tocqueville Trans Transparency International Travaglio Trincia Tullio De Mauro Twitter UDC UE UGC USA Unione europea Veneziani Vividown VogliamoTrasparenza VogliamoTrasparenza.it Wikileaks Wikimedia Zagrebelsky Zingaretti accesso accesso agli atti agcom appuntamenti arte di strisciare assoluzione audiovisivi autoregolamentazione blog carta di roma censura convegni copyright corruzione d'Holbach ddl alfano denunce deontologia diffamazione diritti dei lettori diritto diritto d'autore diritto di accesso diritto di cronaca domini editoria editoriali europa fondi sovrani freedom of information g8 genova giornali giornalismo giustizia il Fatto il Tempo immigrazione informazione intercettazioni intermediari internet interpellanza interviste l'Espresso lettere al direttore libertà d'informazione lottizzazione magistrati mario pannunzio media medicina minacce minori nomine normativa ombudsman open media coalition osservatorio economia osservatorio economia osservatorio europa osservatorio scienza persona piazze pluralismo prescrizione primavera araba privacy proprietà pubblica amministrazione pubblicità registrazione rettifica sentenze sequestri società civile stampa tecnologia televisione terremoti tg1 transgender trasparenza tunisia vogliamo trasparenza vogliamo trasparenza. web tv

     

Sull’onda del caso Sallusti, riecco l’ammazza-blog

Guido Scorza

11.10.2012 – Ci risiamo. Deve essere davvero irresistibile per alcuni Parlamentari italiani la tentazione di imbavagliare il web costringendo la blogosfera al silenzio.

Non si spiega diversamente perché, ciclicamente, in Parlamento faccia capolino l’idea liberticida di assoggettare tutti i “siti informatici” all’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa.

48 ore per procedere alla rettifica a pena di una sanzione pecuniaria a quattro zeri per i gestori di tutti i siti informatici.

E’ questo il contenuto di una pioggia di emendamenti presentati al Disegno di Legge in materia di diffamazione che il Senato sta discutendo, in questi giorni, a ritmo serrato, sull’onda emotiva del caso Sallusti.

E’ tri-partisan l’ostinata volontà di imbavagliare la Rete o, almeno, l’ignoranza dell’impatto che il provvedimento avrà sull’informazione online: Caliendo, Mugnai e Mantovani i Senatori firmatari di emendamenti in tal senso per il Pdl, Casson e Maritati per il Pd e Mura e Mazzatorta per la Lega.

Nessuno sembra capace di resistere alla tentazione.

Neppure, a ben vedere, i primi firmatari del disegno di legge, Chiti e Gasparri che, dopo averlo depositato, ci hanno ripensato, ed oggi propongono di aggiungervi anche una disposizione volta proprio ad estendere l’obbligo di rettifica a tutti i “gestori di siti informatici di natura editoriale”.

Peccato che la specifica “natura editoriale”, significhi poco o nulla, complice una disciplina dell’editoria scritta male e “ritoccata” peggio, per effetto della quale, ogni sito informatico potrebbe considerarsi avente natura editoriale e, come tale, soggetto all’obbligo di rettifica.

Sembra un autentico paradosso: il Parlamento, lavorando ad un disegno di legge a difesa della libertà di informazione, minaccia – poco conta quanto consapevolmente – di massacrare le forme più moderne e penetranti di esercizio della libertà di informazione sul web.

E’ inutile ricordare che se venisse introdotto un obbligo di rettifica, entro 48 ore, per tutti i gestori di siti informatici, il giorno dopo centinaia di migliaia di cittadini, produttori di informazione online rinuncerebbero per non correre il rischio di incappare nelle pesanti sanzioni previste per l’ipotesi di inadempimento all’obbligo di rettifica o, peggio ancora, inizierebbero a rettificare le informazioni pubblicate a prescindere dalla fondatezza o infondatezza della richiesta.

E’, importante, sventare immediatamente questo nuovo gravissimo attacco alla libertà di informazione online come, sembra, si accingono a tentare di fare i Senatori Vita e Vimercati, presentando dei contro-emendamenti.

Si vota, in Commissione Giustizia, al Senato, Martedì. Fino ad allora, l’imperativo categorico è parlare della questione il più possibile perché, almeno, nessuno, il giorno dopo, in Parlamento, possa dire che non si era accorto di quanto stava per accadere.

Di bavagli al web, nel secolo della Rete, non vogliamo più sentir parlare.

 

[Pubblicato su ilFatto Quotidiano.it l'11 ottobre 2012]


Stampa o salva l'articolo in PDF Argomenti correlati: Ammazza-blog, Blog, Diffamazione, Legge bavaglio, Parlamento, web tv, libertà d'informazione - Nessun commento



 
 
 
 



Società Pannunzio per la libertà d'informazione | Via delle Carrozze 19 - 00187 - Roma | email info@societapannunzio.eu

Creative Commons License

siteinfo - cookie policy