lettera firmata
20.02.2010 – La “Nazione” di Firenze, a p. 9 del 14 gennaio, intitola un articolo quasi a tutta pagina, “«Solo morte e macerie. Scampato per miracolo al disastro di Haiti». Occhiello: “Guido Galli, fiorentino, superstite della sciagura”. Purtroppo la notizia era del tutto infondata. Il nostro concittadino in effetti è morto, e così riporta la notizia la Repubblica di Firenze del 19 gennaio: “Il corpo di Galli, 45 anni, è stato ritrovato dove si immaginava che fosse e dove per giorni hanno scavato i soccorritori: sepolto dalle macerie dell'Hotel Christopher, crollato nel terremoto e dove la forza di pace Onu ad Haiti, la Minusth, aveva il suo quartier generale”. Fin qui si può lamentare solo un infortunio giornalistico della Nazione, può accadere, ma purtroppo nell’articolo sopra citato il giornalista che lo ha siglato (Am Ag.) è stato così bravo che è riuscito a far parlare un morto: “Poche parole: «E’ stato un inferno - ha detto Galli - Il mio capo e il collega che stava con me sono morti nel crollo del palazzo in cui in quel momento stavamo lavorando». Lui è scampato alla morte.” Con tanto di virgolette. Non mi risulta che sulla “Nazione” il Direttore si sia scusato con i lettori per il clamoroso falso inventato a tavolino dal suo giornale. E con lo stesso rilievo con cui si è imbastita la truffa. O che siano stati presi provvedimenti dall’Ordine dei giornalisti di Firenze.
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