Alessandro Longo
29.03.2011 – Il consigliere Nicola D'Angelo ha chiesto all'Authority di verificare se il comizio pro Berlusconi della finta terremotata ha violato i principi di correttezza dell'informazione. Mediaset rifiuta di scusarsi e attacca chi "sparge veleni" sulla sua trasmissione
La vicenda della falsa terremotata aquilana del programma tv Forum non finisce qui: cominciano a interessarsene le autorità del settore, da più parte sollecitate.
Oggi il consigliere dell'Agcom (Autorità garante delle Comunicazioni) Nicola D'Angelo ha mandato una lettera al proprio presidente Corrado Calabrò. Chiedendo formalmente di aprire un'istruttoria sulla vicenda. Visto che la stessa protagonista ha confessato la finzione, D'Angelo vuole che si valuti se Forum ha violato i principi di veridicità e correttezza dell'informazione, imposti dalle norme (spesso disattese) ai servizi radiotelevisivi.
Un esposto all'Agcom era arrivato ieri da parte della Società Pannunzio per la libertà d'informazione, che ha denunciato «la gravissima infrazione che lede la correttezza e i diritti degli utenti telespettatori operata dalla trasmissione Forum».
Chiede un'istruttoria anche l'esposto inviato dall'associazione Articolo 21 ad Agcom e all'Antitrust. «Ci permettiamo di segnalare alla vostra attenzione la lettera-esposto che ci ha indirizzato la signora Stefania Pezzopane, assessore alla Cultura del comune dell'Aquila, e l'articolo comparso sulla Repubblica», è l'inizio della lettera-esposto di Articolo 21, a firma dell'onorevole Giuseppe Giulietti e dell'avvocato Tommaso Fulfaro, rispettivamente portavoce e segretario dell'associazione.
Scopo dell'istruttoria dovrebbe essere «appurare la dinamica della vicenda, per accertare si non possa configurarsi non solo una grave violazione deontologica, ma anche la violazione delle norme relative alla pubblicità ingannevole e al diritto dei cittadini ad essere informati in modo completo e leale e avendo sempre chiara la distinzione tra informazione e inserzioni a pagamento».
Antitrust ovviamente valuterà la segnalazione, ma sembra difficile che questa strada porterà a qualcosa: secondo le norme antitrust, perché ci sia pubblicità ingannevole deve esserci un'offerta commerciale, ma non è questo il caso.
E' probabile invece che ci siano sviluppi sul fronte Agcom, per via anche della lettera di D'Angelo. «Non possiamo assolutamente escluderlo» fanno sapere dall'Autorità. «Potrebbe occuparsene il Consiglio di Agcom o la Commissione per i servizi e prodotti».
Comunque se ne riparla settimana prossima. L'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio, mercoledì, è definito già da giorni. La successiva sarà mercoledì 6 aprile.
Intanto Mediaset ha fatto togliere da Youtube tutte le clip in cui era contenuto il comizietto sull'Aquila, avvalendosi del proprio coyright: curiosamente, diversi spezzoni di altre puntate non sono invece stati oggetto di richiesta di rimozione.
Alle critiche piovute in questi giorni ha infine risposto anche l'ufficio stampa Mediaset, rifiutandosi di presentare le sue scuse ai telespettatori. Anzi, Mediaset attacca chi «sparge veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune» e sostiene che «ogni giorno i protagonisti di Forum esprimono liberamente opinioni in diretta».
Il fatto che siano figuranti richiesti dal copione di fare dichiarazioni per il premier viene ovviamente taciuto.
Oggi il consigliere dell'Agcom (Autorità garante delle Comunicazioni) Nicola D'Angelo ha mandato una lettera al proprio presidente Corrado Calabrò. Chiedendo formalmente di aprire un'istruttoria sulla vicenda. Visto che la stessa protagonista ha confessato la finzione, D'Angelo vuole che si valuti se Forum ha violato i principi di veridicità e correttezza dell'informazione, imposti dalle norme (spesso disattese) ai servizi radiotelevisivi.
Un esposto all'Agcom era arrivato ieri da parte della Società Pannunzio per la libertà d'informazione, che ha denunciato «la gravissima infrazione che lede la correttezza e i diritti degli utenti telespettatori operata dalla trasmissione Forum».
Chiede un'istruttoria anche l'esposto inviato dall'associazione Articolo 21 ad Agcom e all'Antitrust. «Ci permettiamo di segnalare alla vostra attenzione la lettera-esposto che ci ha indirizzato la signora Stefania Pezzopane, assessore alla Cultura del comune dell'Aquila, e l'articolo comparso sulla Repubblica», è l'inizio della lettera-esposto di Articolo 21, a firma dell'onorevole Giuseppe Giulietti e dell'avvocato Tommaso Fulfaro, rispettivamente portavoce e segretario dell'associazione.
Scopo dell'istruttoria dovrebbe essere «appurare la dinamica della vicenda, per accertare si non possa configurarsi non solo una grave violazione deontologica, ma anche la violazione delle norme relative alla pubblicità ingannevole e al diritto dei cittadini ad essere informati in modo completo e leale e avendo sempre chiara la distinzione tra informazione e inserzioni a pagamento».
Antitrust ovviamente valuterà la segnalazione, ma sembra difficile che questa strada porterà a qualcosa: secondo le norme antitrust, perché ci sia pubblicità ingannevole deve esserci un'offerta commerciale, ma non è questo il caso.
E' probabile invece che ci siano sviluppi sul fronte Agcom, per via anche della lettera di D'Angelo. «Non possiamo assolutamente escluderlo» fanno sapere dall'Autorità. «Potrebbe occuparsene il Consiglio di Agcom o la Commissione per i servizi e prodotti».
Comunque se ne riparla settimana prossima. L'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio, mercoledì, è definito già da giorni. La successiva sarà mercoledì 6 aprile.
Intanto Mediaset ha fatto togliere da Youtube tutte le clip in cui era contenuto il comizietto sull'Aquila, avvalendosi del proprio coyright: curiosamente, diversi spezzoni di altre puntate non sono invece stati oggetto di richiesta di rimozione.
Alle critiche piovute in questi giorni ha infine risposto anche l'ufficio stampa Mediaset, rifiutandosi di presentare le sue scuse ai telespettatori. Anzi, Mediaset attacca chi «sparge veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune» e sostiene che «ogni giorno i protagonisti di Forum esprimono liberamente opinioni in diretta».
Il fatto che siano figuranti richiesti dal copione di fare dichiarazioni per il premier viene ovviamente taciuto.
[da L'Espresso online del 29 marzo 2011]
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