Società Pannunzio
25.03.2010 – L’Ordine dei giornalisti di Milano, sospendendo per sei mesi il direttore del “Giornale” Vittorio Feltri, ha accolto l’esposto presentato dalla Società Pannunzio per la libertà d’informazione. Il caso non ha precedenti nella storia del giornalismo italiano: per la prima volta a muoversi è stata la società civile, ossia un’associazione di cittadini-lettori che ha preteso il rispetto di un diritto, quello d’essere informati correttamente.
L’Ordine, sanzionando il direttore, ha riconosciuto che Feltri nella sua campagna contro Boffo non solo ha diffamato una persona ma soprattutto ha leso il diritto dei lettori a non essere turlupinati con una’informazione falsa. La questione verteva infatti non su un errore, sempre comprensibile, ma sulla falsificazione da parte di Feltri – come egli stesso ora ammette – della principale fonte che era all’origine dell’intera campagna diffamatoria: a freddo si è voluto far credere ai propri lettori che le informazioni date avessero come fonte un documento di una procura, mentre era solo un testo anonimo di origine peraltro molto sospetta, e che alla fine si è rivelato anch’esso falso.
Vittorio Feltri, anticipando il giudizio dell’Ordine, ha dichiarato: “Se mi sanzionassero, mi aspetterei almeno altre 150 decisioni di questo tipo ogni giorno”. Noi siamo più ottimisti di lui e siamo convinti che la stampa italiana non abbia nel suo seno 150 direttori che ogni giorno falsificano le fonti delle notizie che vendono ai lettori.
Documenti correlati:
Argomenti correlati: denunce, Giornale, Libero, Ordine dei giornalisti, Feltri, Boffo, diritti dei lettori -
2 commenti